4.3.09
Come back
Il primo Aprile anche io cambierò casa, e tornerò a Monterotondo a vivere con un mio caro amico in una casa che già dalla prima volta in cui ho messo piede al suo interno mi è piaciuta da matti.
Tutto quello che è successo dall'ultima volta che ho scritto, forse, non ha avuto poi tanta importanza. In futuro spero che le cose vadino diversamente, che abbia qualcosa da raccontare, possibilmente bello.
Tant'è questo blog è ufficiosamente chiuso.
21.12.08
Farewell
Oggi Camilla ha trovato una nuova famiglia. All'idea qualche giorno fa avrei fatto i salti di gioia, oggi non ne sono più stato tanto sicuro. E' stato duro vedere Paolo accusare il distacco, soprattutto perchè io avessi un rapporto di amore e odio con quell'animale comunque era uno...una della famiglia. Però sono contento per lei, qui non stava bene e non riusciva a farci stare bene o almeno non bene quanti problemi ci causava. Con tutto che Paolo era tristissimo è stato bello come dopo ci siamo riuniti tra di noi, in cucina, a mangiare arance e a cercare una cosa positiva in tutto questo. A Camilla che se ne va e farà felice i due bambini che l'hanno adottata e che erano ancora tristi per la morte del loro cane il mese scorso. Il fare assieme il punto della situazione di questo anno e rendersi conto che è stato un bell'anno. Abbiamo pure trovato il lato positivo di questa Crisi che sta investendo questo Paese... questa città... Era tanto che non riuscivo a farlo, il lato positivo nella merda, nel dolore magari... e devo ringraziare Paolo, una sorta di fratello maggiore acquisito.
Beh... mi addormenterò pensando all'odore acre di Camilla che giorno dopo giorno, lavaggio dopo se ne andrà. Non troveremo più peli in giro e al tintennare di metallo ripenserò al rumore della sua medaglietta che si muoveva per casa, medaglietta che Paolo si è messo in tasca prima di rimetterle il collare, prima di attaccare il guinzaglio e prima di passarlo in maniera intimamente solenne al piccolo Leonardo... con un gesto che mi è sembrato infinito e che forse, in quella situazione, solo io, oltre a Paolo, ho capito. Non me lo dimenticherò mai probabilmente.
Buona notte Camilla... salutami il mare di Nettuno.
1.12.08
Il mare sotto
Il mare sotto non ti dà nessuna stabilità, equilibrio, sicurezza soprattutto quando, come oggi, è agitato dalle correnti e dal vento. Cammini per i ponti della nave come un ubriaco, senti i muscoli muoversi più del dovuto nel cercare di mantenerti dritto, e gli organi che sbattono tra di loro al tuo interno. Dopo un po' ti abitui, ma mai del tutto, cercando di fare altro per distrarti, con estrema fatica. Come te le altre persone cercano di fare lo stesso, con scarsi risultati. Forse è per questo che i bar delle navi sono così grandi, o che ci sia una sala cinema o ancora un tipo nella sala grande a fare piano bar e cantare qualche canzone per poi andarsene anche lui dopo poco più di mezz'ora, quasi ignorato dagli sguardi dei passeggeri fissi su un punto, quasi a voler raddrizzare il mare con la forza del pensiero. Sul treno, che spesso fa anche viaggi che durano di più, non se ne sente il bisogno. Sulla nave si. Andare nei ponti esterni non è di nessun piacere. Il mare appare nero e scuro tutto intorno, il fumarsi una sigaretta è più una necessità di tenersi impegnati o un pretesto per non rimanere sempre sottocoperta ma, ancora, non è di nessun piacere.
Accetti il lento passare del tempo con una mansuetudine sconosciuta nella vita normale. Una volta preso il mare non puoi fermarti, non puoi tornare indietro fino a quando non hai toccato terra, e se stai male non puoi farci niente e ne sei consapevole da quando i motori si accendono sotto di te e le vibrazioni iniziano a propagarsi attraverso le cose, producendo un fievolissimo suono di fondo costante e caotico che però si fa notare quando parli con le persone, quando ti rendi conto che il tuo modo normale di parlare non basta per farti sentire anche se ancora non c'è bisogno di alzare la voce.
Il mare ti toglie la convinzione di riuscire ad avere il controllo anche delle cose più semplici.
30.11.08
Cecità
29.11.08
Fail
Tra questi quello che mi tengo sempre per i casi di emergenza è il FailBlog.
E questa è un'emergenza.
28.11.08
Come in un film
14.11.08
Giorno 45
Ormai è passato un po' di tempo da quando mi sono trasferito nella mia nuova casa, e mi rendo conto che tra tante cose che non mi vanno giù di questo periodo, questa è la cosa che probabilmente riequilibra il tutto. Ho la fortuna di andare daccordo con Paolo, il mio coinquilino, con il quale si è instaurato quasi un rapporto tra fratello maggiore e fratello minore e probabilmente di amicizia, e questa è una di quelle cose che non potevo prevedere e mi rende davvero contento. Ci sono state delle incomprensioni, come è normale che siano tra persone che non si conoscono ancora bene, ma sono più uno stimolo che una fonte di problemi e va bene così.
Per il resto anche con la mia stanza sto prendendo confidenza.
Non è poi cambiata troppo dal video. Il mobile di zio currito è ancora là e per quanto abbia timidamente cercato di ripulirlo ancora non andiamo daccordo. Per ora contiene solo i panni sporchi e (separati :P) sciarpe e cappelli. La mia libreria piano piano sta diventando, assieme alla scrivania (dove passo la maggiorparte del mio tempo) il centro dello stanza. Ora c'è il televisore, alcuni libri, le borse fotografiche, lo scanner per negativi, tutte le mie pellicole nuove, il portfolio del fotoleggendo, il wii e alcuni giochi, coperte per me e gli ospiti (anche se ancora non è capitato di usarle tutte) e altre stronzate che volevo qui con me. Quando il martedì torno a dormire dai miei riporto sempre qualcosa a cui tengo indietro, e scelgo di lasciarne altre. Va bene così.
Ho anche ripreso a lavorare le mie foto (per quanto non abbia ancora ripreso a sviluppare) e questa è una cosa positiva. La poltrona letto col tempo sembra anche meno scomoda e penso che chiuderò questo sabato sera da solo con un film o risentendo per l'ennesima volta l'ultimo disco dei Marta sui tubi.
Va bene così.