30.11.08

Cecità

E' tutto qui. Negli occhi. Ti avvicini e ti guardano, ti osservano, ti parlano, ti cercano. Arrivano a mangiarti o ad accarezzarti. Ti seguono da lontano e si aggrappano a te da vicino. Passa tutto da là... qualsiasi legame.

Ed e' terribile quando quegli stessi occhi diventano per te ciechi. Quando smettono di vederti o di volerti vedere. Diventano di quel lattiginoso liquido, che ti passa attraverso. Spenti si appoggiano su di te solo perchè sono puntati nella stessa direzione della bocca. Senza nessun altro motivo. Un canale chiuso dall'indifferenza. Prima sembravi essere l'unica cosa che valesse la pensa vedere al mondo. Dopo diventi un tutt'uno con lo sfondo grigio e inutile formato dalle cose insignificanti e ripetitive o poco ci manca. 

Ti senti allo stesso tempo invisibile e nudo.

Rimane solo lo sbattere delle palpebre a fare da metronomo al flusso di quelle parole che non riescono a ferirti quanto riesce a fare quella cazzo di cataratta bianca.


Esiste un gesto più disperatamente violento dal distogliere lo sguardo?


ps.
Sto partendo per la sicilia per motivi lavorativi e familiari e starò via una settimana.

Ci si vede quando torno.

29.11.08

Fail


Quando non ho un cazzo da fare e non riesco a dormire e i vari social network non offrono la perdita di tempo o la catarsi promessa, inizio a farmi il giro dei feed che non leggo mai ho su google reader.
Tra questi quello che mi tengo sempre per i casi di emergenza è il FailBlog.
E questa è un'emergenza.

28.11.08

Come in un film

Perchè in fondo è tutto come in un film... si segue una storia che inevitabilmente finisce... può essere bella... brutta... può avere un intreccio interessante oppure no... può essere tutto palese anche se il protagonista è ignaro di tutto... soprattutto in un brutto film lo spettatore potrà sempre dire "che merda, l'avevo detto" e si sentirà truffato dei suoi cazzo di 7 euro e 50 spesi in niente... in un film giorni, mesi anni passano in due ore... lo spettatore male che và avrà perso quelli... il protagonista (scarso) molto di più, poi potrà rendersi conto che sia solo un attore di un master di merda, oppure no... cmq alla fine del film guarderà il soffitto di un'ambulanza e il regista chiuderà là in nero, e non si saprà mai se è morto o no... cmq farà una fine di merda... e così sia...

14.11.08

Giorno 45




Ormai è passato un po' di tempo da quando mi sono trasferito nella mia nuova casa, e mi rendo conto che tra tante cose che non mi vanno giù di questo periodo, questa è la cosa che probabilmente riequilibra il tutto. Ho la fortuna di andare daccordo con Paolo, il mio coinquilino, con il quale si è instaurato quasi un rapporto tra fratello maggiore e fratello minore e probabilmente di amicizia, e questa è una di quelle cose che non potevo prevedere e mi rende davvero contento. Ci sono state delle incomprensioni, come è normale che siano tra persone che non si conoscono ancora bene, ma sono più uno stimolo che una fonte di problemi e va bene così.

Per il resto anche con la mia stanza sto prendendo confidenza.
Non è poi cambiata troppo dal video. Il mobile di zio currito è ancora là e per quanto abbia timidamente cercato di ripulirlo ancora non andiamo daccordo. Per ora contiene solo i panni sporchi e (separati :P) sciarpe e cappelli. La mia libreria piano piano sta diventando, assieme alla scrivania (dove passo la maggiorparte del mio tempo) il centro dello stanza. Ora c'è il televisore, alcuni libri, le borse fotografiche, lo scanner per negativi, tutte le mie pellicole nuove, il portfolio del fotoleggendo, il wii e alcuni giochi, coperte per me e gli ospiti (anche se ancora non è capitato di usarle tutte) e altre stronzate che volevo qui con me. Quando il martedì torno a dormire dai miei riporto sempre qualcosa a cui tengo indietro, e scelgo di lasciarne altre. Va bene così.
Ho anche ripreso a lavorare le mie foto (per quanto non abbia ancora ripreso a sviluppare) e questa è una cosa positiva. La poltrona letto col tempo sembra anche meno scomoda e penso che chiuderò questo sabato sera da solo con un film o risentendo per l'ennesima volta l'ultimo disco dei Marta sui tubi.

Va bene così.