21.12.08

Farewell



Dall'ultima volta che ho scritto sono passati venti giorni, venti giorni di dicembre per la precisione. Venti giorni in cui ho visto il mare, palermo e l'Aida al teatro Massimo. Venti giorni in cui ho visto la mia città allagarsi. Venti giorni in cui ho metabolizzato magari non un cuore intero infranto (il mio), ma almeno un pezzetto. Venti giorni in cui ho maturato l'idea di rendere i restanti giorni di questo fine duemilaotto qualcosa di cui essere contento. Qualcosa che mi lasci di questo anno un buon sapore in bocca. Non è adesso che voglio fare il punto della situazione, ci sarà tempo, ma già sono contento. Contento di ritrovarmi migliore di quello che pensavo e meglio di come pensavo di essere. Oggi ho anche incontrato dei ragazzi che regalavano abbracci. E' dall e proiezioni del concerto dei Port-Royal che ci pensavo. E' stato bello.

Oggi Camilla ha trovato una nuova famiglia. All'idea qualche giorno fa avrei fatto i salti di gioia, oggi non ne sono più stato tanto sicuro. E' stato duro vedere Paolo accusare il distacco, soprattutto perchè io avessi un rapporto di amore e odio con quell'animale comunque era uno...una della famiglia. Però sono contento per lei, qui non stava bene e non riusciva a farci stare bene o almeno non bene quanti problemi ci causava. Con tutto che Paolo era tristissimo è stato bello come dopo ci siamo riuniti tra di noi, in cucina, a mangiare arance e a cercare una cosa positiva in tutto questo. A Camilla che se ne va e farà felice i due bambini che l'hanno adottata e che erano ancora tristi per la morte del loro cane il mese scorso. Il fare assieme il punto della situazione di questo anno e rendersi conto che è stato un bell'anno. Abbiamo pure trovato il lato positivo di questa Crisi che sta investendo questo Paese... questa città... Era tanto che non riuscivo a farlo, il lato positivo nella merda, nel dolore magari... e devo ringraziare Paolo, una sorta di fratello maggiore acquisito.

Beh... mi addormenterò pensando all'odore acre di Camilla che giorno dopo giorno, lavaggio dopo se ne andrà. Non troveremo più peli in giro e al tintennare di metallo ripenserò al rumore della sua medaglietta che si muoveva per casa, medaglietta che Paolo si è messo in tasca prima di rimetterle il collare, prima di attaccare il guinzaglio e prima di passarlo in maniera intimamente solenne al piccolo Leonardo... con un gesto che mi è sembrato infinito e che forse, in quella situazione, solo io, oltre a Paolo, ho capito. Non me lo dimenticherò mai probabilmente.

Buona notte Camilla... salutami il mare di Nettuno.

1.12.08

Il mare sotto


Era da più di due anni che non passavo la notte in nave e proprio non la ricordavo la sensazione di dormire sul mare. All'epoca non me ne rendevo conto. Ero lì buttato per terra sul ponte del traghetto, fumando sigarette, bevendo birra e divorando questo libro, una delle storie di amore più belle che io abbia mai letto. A pensarci bene è curioso che l'ultima bella cosa che ricordo con affetto della storia con la mia ex sia stato il saluto che mi fece poco prima di salire sulla nave. L'ultima volta che sentii il suo amore per me. Una volta salito la guardai da lontano. La potevo vedere anche da là sopra sorridere sotto gli occhiali da sole, con i denti che risaltavano ancora di più dall'abbronzatura, e poi andarsene verso la macchina, senza nessuna solennità nel passo. Del tutto naturale. Una volta tornato dall'altra parte, di nuovo sulla terra ferma, sarebbe cambiato tutto, come se il mare ci avesse definitivamente divisi solo per il fatto di non averlo riattraversato assieme o come se lei non fosse mai veramente tornata da là. Fatto sta che ancora oggi considero quella ragazza con i capelli scuri che mi salutava dal porto di Cagliari e che aveva tutto l'amore che io ero in grado di dare come semplicemente morta, sostituita da un'altra straordinariamente somigliante ma che da lì a poco tempo sarebbe riuscita a farsi odiare da me.

Il mare sotto non ti dà nessuna stabilità, equilibrio, sicurezza soprattutto quando, come oggi, è agitato dalle correnti e dal vento. Cammini per i ponti della nave come un ubriaco, senti i muscoli muoversi più del dovuto nel cercare di mantenerti dritto, e gli organi che sbattono tra di loro al tuo interno. Dopo un po' ti abitui, ma mai del tutto, cercando di fare altro per distrarti, con estrema fatica. Come te le altre persone cercano di fare lo stesso, con scarsi risultati. Forse è per questo che i bar delle navi sono così grandi, o che ci sia una sala cinema o ancora un tipo nella sala grande a fare piano bar e cantare qualche canzone per poi andarsene anche lui dopo poco più di mezz'ora, quasi ignorato dagli sguardi dei passeggeri fissi su un punto, quasi a voler raddrizzare il mare con la forza del pensiero. Sul treno, che spesso fa anche viaggi che durano di più, non se ne sente il bisogno. Sulla nave si. Andare nei ponti esterni non è di nessun piacere. Il mare appare nero e scuro tutto intorno, il fumarsi una sigaretta è più una necessità di tenersi impegnati o un pretesto per non rimanere sempre sottocoperta ma, ancora, non è di nessun piacere.

Accetti il lento passare del tempo con una mansuetudine sconosciuta nella vita normale. Una volta preso il mare non puoi fermarti, non puoi tornare indietro fino a quando non hai toccato terra, e se stai male non puoi farci niente e ne sei consapevole da quando i motori si accendono sotto di te e le vibrazioni iniziano a propagarsi attraverso le cose, producendo un fievolissimo suono di fondo costante e caotico che però si fa notare quando parli con le persone, quando ti rendi conto che il tuo modo normale di parlare non basta per farti sentire anche se ancora non c'è bisogno di alzare la voce.

Il mare ti toglie la convinzione di riuscire ad avere il controllo anche delle cose più semplici.

30.11.08

Cecità

E' tutto qui. Negli occhi. Ti avvicini e ti guardano, ti osservano, ti parlano, ti cercano. Arrivano a mangiarti o ad accarezzarti. Ti seguono da lontano e si aggrappano a te da vicino. Passa tutto da là... qualsiasi legame.

Ed e' terribile quando quegli stessi occhi diventano per te ciechi. Quando smettono di vederti o di volerti vedere. Diventano di quel lattiginoso liquido, che ti passa attraverso. Spenti si appoggiano su di te solo perchè sono puntati nella stessa direzione della bocca. Senza nessun altro motivo. Un canale chiuso dall'indifferenza. Prima sembravi essere l'unica cosa che valesse la pensa vedere al mondo. Dopo diventi un tutt'uno con lo sfondo grigio e inutile formato dalle cose insignificanti e ripetitive o poco ci manca. 

Ti senti allo stesso tempo invisibile e nudo.

Rimane solo lo sbattere delle palpebre a fare da metronomo al flusso di quelle parole che non riescono a ferirti quanto riesce a fare quella cazzo di cataratta bianca.


Esiste un gesto più disperatamente violento dal distogliere lo sguardo?


ps.
Sto partendo per la sicilia per motivi lavorativi e familiari e starò via una settimana.

Ci si vede quando torno.

29.11.08

Fail


Quando non ho un cazzo da fare e non riesco a dormire e i vari social network non offrono la perdita di tempo o la catarsi promessa, inizio a farmi il giro dei feed che non leggo mai ho su google reader.
Tra questi quello che mi tengo sempre per i casi di emergenza è il FailBlog.
E questa è un'emergenza.

28.11.08

Come in un film

Perchè in fondo è tutto come in un film... si segue una storia che inevitabilmente finisce... può essere bella... brutta... può avere un intreccio interessante oppure no... può essere tutto palese anche se il protagonista è ignaro di tutto... soprattutto in un brutto film lo spettatore potrà sempre dire "che merda, l'avevo detto" e si sentirà truffato dei suoi cazzo di 7 euro e 50 spesi in niente... in un film giorni, mesi anni passano in due ore... lo spettatore male che và avrà perso quelli... il protagonista (scarso) molto di più, poi potrà rendersi conto che sia solo un attore di un master di merda, oppure no... cmq alla fine del film guarderà il soffitto di un'ambulanza e il regista chiuderà là in nero, e non si saprà mai se è morto o no... cmq farà una fine di merda... e così sia...

14.11.08

Giorno 45




Ormai è passato un po' di tempo da quando mi sono trasferito nella mia nuova casa, e mi rendo conto che tra tante cose che non mi vanno giù di questo periodo, questa è la cosa che probabilmente riequilibra il tutto. Ho la fortuna di andare daccordo con Paolo, il mio coinquilino, con il quale si è instaurato quasi un rapporto tra fratello maggiore e fratello minore e probabilmente di amicizia, e questa è una di quelle cose che non potevo prevedere e mi rende davvero contento. Ci sono state delle incomprensioni, come è normale che siano tra persone che non si conoscono ancora bene, ma sono più uno stimolo che una fonte di problemi e va bene così.

Per il resto anche con la mia stanza sto prendendo confidenza.
Non è poi cambiata troppo dal video. Il mobile di zio currito è ancora là e per quanto abbia timidamente cercato di ripulirlo ancora non andiamo daccordo. Per ora contiene solo i panni sporchi e (separati :P) sciarpe e cappelli. La mia libreria piano piano sta diventando, assieme alla scrivania (dove passo la maggiorparte del mio tempo) il centro dello stanza. Ora c'è il televisore, alcuni libri, le borse fotografiche, lo scanner per negativi, tutte le mie pellicole nuove, il portfolio del fotoleggendo, il wii e alcuni giochi, coperte per me e gli ospiti (anche se ancora non è capitato di usarle tutte) e altre stronzate che volevo qui con me. Quando il martedì torno a dormire dai miei riporto sempre qualcosa a cui tengo indietro, e scelgo di lasciarne altre. Va bene così.
Ho anche ripreso a lavorare le mie foto (per quanto non abbia ancora ripreso a sviluppare) e questa è una cosa positiva. La poltrona letto col tempo sembra anche meno scomoda e penso che chiuderò questo sabato sera da solo con un film o risentendo per l'ennesima volta l'ultimo disco dei Marta sui tubi.

Va bene così.

20.10.08

E' un bene o un male?




Your Personality is Very Rare (INFP)



Your personality type is dreamy, romantic, elegant, and expressive.



Only about 5% of all people have your personality, including 6% of all women and 4% of all men

You are Introverted, Intuitive, Feeling, and Perceiving.

16.10.08

Gone Baby Gone


Oggi ho portato la televisione nella mia stanza ed ovviamente ho colto al volo l'occasione per provare l'angolo relax che ho ricavato in una parte della stanza, e l'ho fatto vedendo Gone Baby Gone, film (in parte) sceneggiato e diretto da Ben Affleck. Partiamo subito col presupposto che sò che il tipo è molto meno stupido di quello che sembra, ma devo ammettere che mi aspettavo si un film decente, ma cmq un mezzo polpettone, sicuramente niente di memorabile. Invece sono rimasto piacevolmente sorpreso. Il film è girato e recitato benissimo (il cast da paura ha sicuramente aiutato) e le tematiche affronta sono tutt'altro che banali, così come non lo è il modo di svilupparle. Parlare di minori, legalità e giustizia (nel senso di fare " la cosa giusta") in questo modo non è da tutti. Casey Affleck, il fratellino del regista (che a parte qualche parte da caratterista nei vari Ocean's, mi aveva già colpito nella parte di Robert Ford nel film di Dominik) è convincente per la maggior parte del film. Bello, m'è piaciuto molto. Ora non mi va di scrivere una recensione approfondita perchè sono stanco, e mi sono limitato a delle banalità ma due righe su questo diario casalingo volevo lasciarle anche solo per l'evento in sè. In futuro magari capiterà anche di essere in compagnia, chissà :)

buona notte :)

10.10.08

Giorno 10

Allora stavolta versione intermedia e basta (in pratica evito di attaccare le pippe e non riassumo dopo).
Sono dieci giorni che mi sono trasferito e devo dire di essere sinceramente contento. La stanza sta diventando mia, con paolo vado daccordo e riusciamo abbastanza bene sia a farci compagnia sia a non scassarci troppo il cazzo l'uno con l'altro. Già il fatto che accetti di buona lena che io faccia le 3 di notte a montare mobili, muovermi per casa, ascoltare musica e poi farmi la doccia già da solo vale il fatto di essermi trasferito. Sto anche iniziando a capire come muovermi per le strade ed evitare il traffico. La nomentana è una brutta bestia e va addomesticata. Vicino casa ho lidl e la spesa non è un problema e anche se non ci posso comprare tutto per ora me lo faccio bastare (visto che ho speso un botto tra mobili e cose che mi servono per vivere per conto mio). Il frigo per i miei standard è anche pieno praticamente e tra poco mi dedicherò anche a postare qualche foto dei manicaretti (con relativa ricetta) che mi sto preparando per sopravvivere. Per il resto sto uscendo poco, un po' per la sistemazione, un po' perchè è un periodo un po' impicciato per tutti i miei amici. Per ora ancora non ne soffro.

Cià

ps. il video è terrificante, stavo schizzatissimo dopo aver passato la giornata a risistemare tutta la roba e rimontare il computer. Dopo sono svenuto dalla stanchezza :)

3.10.08

Giorno 2


Ovvero Lego Time!
Versione sintetica:
Oggi mi sveglio e dopo altre pulizie monto il letto, e passo da ikea per fare in modo che almeno questo capitolo sia chiuso. Compro federe e copripiumoni adatti ed altre cosette con il quale ammazzo il pomeriggio per montarle. Stasera dovevo uscire m'ha la cosa è saltata e mi consolo cucinando e montando l'access point wireless. Insomma sto iniziando ad ambientarmi.
Versione estesa:
Scrivo sul mio nuovo letto ancora in accappatoio.
La notte passata sulla gondola non è stata poi male, anche se ho accusato la mancanza di una coppia di cuscini. La sveglia del cellulare mi richiama alla realtà e stranamente non inizia la trafila infinita dei "postponi"... probabilmente è per via del fatto che quello in cui ho dormito ancora non era il mio vero letto e la storia di amore che mi porterà ogni mattina a lunghi ed infiniti addi con i cuscini ancora non è iniziata. Paolo è ancora a letto e mentre cerco il caffè per caricare la moka mi rendo conto che aveva ragione quando diceva che in questa zona sembra sempre domenica. Fuori il silenzio di tomba, e la luce che proviene da fuori amplificata dalle mura bianche della cucina mi da la sensazione di essere in una casa al mare. E' buffo pel pensare che a 500 metri da qua il traffico della nomentana è già collassato. Finita la colazione torno in camera, prendo di nuovo pezzette, lysoform e strofinacci e mi dedico alla seconda "botta" alla camera. Ancora non ho avuto ragione del davanzale però, per quanto sia riuscito a togliere uno strato in più di sporco nelle intercapedini. Il termosifone ora è quasi ok. Il vecchi materasso che stava sulla poltrona è stato picchiato a sangue fino a che, visibilmente, la polvere ha smesso di fuoriscire a nuvole ed eclissare il sole. Appena mi rendo conto che Paolo ha iniziato a lavorare mi faccio prestare l'occorrente per smontare il vecchio letto rimasto senza materasso e montare quello nuovo che per quanto un po' anonimo e minimalista. Non è ad una piazza e mezzo ma è cmq più largo di quello a cui sonou abituato, e mi sta bene così (per ora). Ripasso lo straccio ed esco destinazione Ikea. Devo ammettere che non avevo mai guardato la zona superiore (quella dell'esposizione mobili per intenderci) in passato in questo modo. Di solito guardavo o la cazzatina che avrei potuto comprarmi, oppure l'effetto generale di ogni simulazione di appartamento. Stavolta ero là cercando di prendere ispirazione per il futuro, visto che oggi ero andato a comprare solo lo stretto necessario, ovvero le federe per il letto e relativo copripiumone, una sedia, un tavolinou (ovviamente il lack nero) da accoppiare alla poltrona, ed una lampada da terra (in più batterie per rimettere in funzione l'orologio della cucina, lampadine, e scatole da mettere nell'armadio e dividere la roba (visto che è privo di mensole, ccciloro) ed ovviamente un bel cuscino per chi, come me, dorme a faccia in giù. Stasera lo provo e vi fo sapere. Becco anche di sfuggita anche mia sorella all'unieuro che mi dà l'access point wireless per la casa. Torno a casa e, galvanizzato dall'esperienza mattutina, mi metto a montare tutto. Il letto ora è un'altra storia, il copripiumone turchese con le spirali è bello flashante, e la lampada ed il tavolo fanno una bel ternou con la poltrona (che non è comodissima... in futuro comprerò qualche cuscino magari). Il montaggio della sedia mi ha dato qualche problemino, visto che quello che per loro era un semplice "Click!" si è rivelato un'insieme assurdo di tensioni, spinte, insulti, testate. Alla fine però ne ho avuto ragione. Non faccio in tempo a godermi il risultato che l'excoinquilino (la causa di due giorni di pulizie per intenderci) passa a casa a pagare delle bollette arretrate. Prova anche a scusarsi con poca convinzione dello sporco che mi ha lasciato con io che avevo una faccia tale da "vaffanculo" che la metà bastava. Fatto sta che paga, si riprende il suo quaderno di fisica che ho trovato sotto la poltrona, e se ne va affanculo. Evidentemente la Forza scorre possente in me. Aspetto paolo per montare l'access point ed intanto faccio mente locale per la serata visto che ho ricevuto un paio di inviti da parte di donne. La cosa buffa è che una l'ho pisciata io e l'altra m'ha pisciato lei. Amarezza. In compenso ora ho di nuovo internet... che culo... vabbè. Stasera cucino io per tutti e due e a parte una piccola aggiunta non voluta di zucchero nelle cipolle, la pasta panna, zucchine e mortadella calabra è venuta uno spettacolo ed ottengo anche i complimenti del coinquilino che in un primo momento era dubbioso. Lui si prepara poi per uscire, ed io mi metto a svuotare le valigie, smanettare su msn e facebook (mi sono fatto incastrare) e docciarmi.

2.10.08

Giorno 1



Ovvero me medesimo vs lo sporco impossibile


Versione sintetica:

Mi sono trasferito, ho passato la giornata a disinfettare la stanza e a spostare mobili e sto ancora in alto mare. Non ho ancora un vero e proprio letto sul quale dormire ma mi sono arrangiato. E ancora (per poco, spero che dal momento in cui leggerete io abbia risolto) non ho internet.
Col coinquilino mi trovo già bene, tanto è vero è finita a parlare di gnocca. E' un buongustaio il tipo ed ha parentele interessanti :)


Versione Estesa:

E' l'una di notte e in questo momento scrivo dalla cucina/sala comune della mia nuova casa. Paolo, il mio nuovo coinquilino, è di là che dorme con Camilla, il suo beagle, ed io ho da poco finito di lavare i piatti e preparare il letto provvisorio per andarmene a dormire. Anche se ancora sprovvisto di connessione ad internet sono qui che scrivo su notepad queste prime impressioni di oggi, il giorno in cui finalmente sono andato a vivere per conto mio nonchè il motivo per il quale ho aperto questo blog.
E' stata una strana e lunga giornata questa. Mi trovo bene, per quanto abbia passato la giornata senza fermarmi un secondo. Stamattina finite le ultime cose, prima di andare, ho fatto dei giri con mio padre, sceso le valigie e salutato. Il saluto con i miei è stata una sensazione che non conoscevo e che ancora ho difficoltà a descrivere. Non eravamo nè tristi nè preoccupati, e per quanto ci fosse una leggerissima tristezza nei loro occhi c'era soprattutto felicità per me e approvazione, che forse è la cosa che un figlio possa desiderare di più da un genitore. Dopotutto sono 20km lontano dalla mia vecchia stanza, ma sembrano cmq di più. Ho fatto un viaggio in macchina molto silenzioso, scacciando i mille pensieri che in questo periodo mi rimbalzano in testa e per una volta non ho ascoltando musica. Per tutto questo avrò fin troppo tempo, più in là.Suono alla porta e Paolo mi accoglie tenendo Camilla per il collare, con i suoi genitori nell'altra stanza in partenza per tornare in Calabria. Gente simpatica e a modo. Tra l'altro lui ha l'hobby di fare la birra per conto proprio e non vedo l'ora di assaggiarla. Il resto della giornata la passo a pulire la stanza, tenuta dal vecchio coinquilino in uno stato che dire penoso è poco. Non ho parole. Ho trovato le carte dei gelati incastrati nel termosifone, neanche fossimo alle superiori. E quello è stata la cosa meno peggio. Ho pulito chili e chili di polvere e usato chissà quanta varicchina e ciononostante mi sono arreso con il ripiano della finestra visto che ancora non sono riuscito a togliere il tabacco incastrato nel buco del fermo e negli angoli sotto la carta da parati. E non ho ancora un letto completo su cui dormire, visto che lo stesso tipo si è portato via il materasso (oltre alla lavatrice, alcune pentole e chissà che altro) e i padroni di casa ne hanno comprato un'altro da ikea con relativa struttura che però è ancora là bella che smontata e senza istruzioni. Con i lego giocherò domani. Decido così di pulire la poltrona divano (incrostata da far schifo anche lei) e tolgo il materasso pieghevole di quella (in attesa di essere sbattuto per togliere la polvere, anche se dovrei proprio bollirlo o darlo direttamente in pasto alla fiamma purificatrice) e ci metto quello nuovo. Stanotte dormirò là. Tra l'altro sti stronzi di Ikea fanno i materassi più grandi così sei costretto a comprare le lenzuola da loro, io mi sono arrangiato con quelle che avevo ed ora il letto è una specie di gondola, piegato com'è da una federa troppo corta. Il cuscino che ho trovato sta bene dov'è (ovvero su un lato della stanza assieme ai mobili ancora non disinfettati)e lo butterò direttamente. Mi toccherà comprarne uno nuovo quanto prima. A cena ha cucinato Paolo che doveva finire delle cose che gli hanno lasciato i suoi con mio sommo dispiacere, barattando la cosa con il lavaggio dei piatti. Mi trovo già bene con lui e per quanto sia la quarta volta che lo vedo abbiamo passato un sacco di tempo a parlare (come volevasi dimostrare s'è finito a parlare di "pilu"). Insomma sono sano e salvo, con una stanza da ancora da inventarmi e da finire di disinfettare, ed una bella sensazione di leggerezza.

Per essere il primo giorno ce se po' sta.

1.10.08

Senza quasi pensare diede fuoco alle cose più preziose

Rooster

TAURUS (April 20-May 20):

Taurus actor Pierce Brosnan told Parade magazine how shocking it was to get fired after playing the role of James Bond for four films. But after the initial pain he felt from being rejected, he eventually got to the point where he could say, "I'm free now. I can do anything I want." What helped him recover was conjuring up the proper attitude. "You've got to be a fighting rooster," he said. That's half of my prescription for you in the coming week, Taurus. Be a charismatic warrior as you push to further your highest ideals and brightest desires. Be a stylishly fierce liberator in charge of designing your own freedom. Be a fighting rooster with the heart of an artist.

Vediamo se mi porterà bene... è preoccupante che gli Alice in chains li chiudi fuori dalla porta e rientrano dalla finestra.


30.9.08

Silenziosa presenza agitata

Non sò perchè ma in questi giorni sto ripensando a tante cose e m'è tornata alla mente anche questa canzone e me la sento un po' e mi ritrovo a riscoprirne il testo come fosse the first time.

28.9.08

Cosa porterò con me


Visto che ancora non c'ho pensato neanche lontanamente sfrutto questo momento prima di svenire definitivamente per fare il punto della situazione di quello che porterò con me nella nuova casa. Mettiamoci poi che ho un sacco di amici e colleghi architetti, e magari la cosa può essere loro utile per darmi qualche dritta di come organizzare spazio e mobili.

Infatti al momento nella stanza è presente solo un letto singolo carino color legno (che verrà trasformato in uno almeno ad una piazza e mezzo appena vincerò la lotteria), una cassettiera da soggiorno "de nonno suo" (che verrà frisbata il prima possibile) ed un armadietto di metallo orribile (che farò la stessa fine subito dopo). Forse (ancora non l'ho capito) c'è addirittura una poltrona letto che diventerà inevitabilmente la base d'emergenza di amici di ogni sesso, luogo di provenienza e tasso alcolico nel sangue che ne avranno necessità.


Ecco la lista con allegati vari appunti riguardanti la disposizione:

  • Abbigliamento: A parte la biancheria (mutande, calzini, pigiami, asciugamani, e accappatoio che finiranno probabilmente in una cassettiera che comprerò) alla fin fine ho maglioni e felpe lunghe, un paio di giacche, pantaloni ed una marea di magliette corte e lunghe e almeno 5/6 paia di scarpe. Sciarpe, guanti, cappelli vari, e magari qualcosa sper lo sport (tuta magliette e pantaloncini) nel caso mi prendesse vaghezza di andare a fare jogging nel parco davanti casa. In più ho un paio di zaini piccoletti, uno da montagna e un paio di borse a tracolla. Per la roba da snowboard, la roba estiva e cose del genere rimarrà, almeno per ora, a casa dai miei. Anche se la massa dell'abbigliamento rimarrà abbastanza costante, un posto dove mettere la roba sporca lo devo trovare, così come uno stendino per asciugare la roba quando c'è brutto tempo.
  • Igiene personale e medicine: A parte le cose che lascierò probabilmente in bagno (ma non ci giurerei perchè non m'è sembrato troppo grande) giusto l'accappatoio, il rasoio elettrico per la boccia, il taglia unghie e ste cosette così. Sicuramente qualche medicina me la porterò anche se magari qualcosa finirà in cucina (ancora non ho visto come è organizzata la cosa, a casa dei miei le medicine stanno là, in altre case ho visto che invece sono in bagno... chissà).
  • La roba per il letto: Lenzuala, coperte, coprapiumone e piumone, cuscini e federe.
  • Computer e roba informatica varia: mi porterò sicuramente il mio desktop, con il suo bel case grosso, la tastiera (che dovrò ricomprare perchè questa che ho ormai è in uno stato igienico penoso), il mouse con il suo tappetino pro da nerd, le cuffione, un paio di casse (che verranno sostituite o cmq affiancate da un paio di monitor e un bel t-amp ed lo schermo 19'' a tubo catodico... un sacco di spazio. In più sicuramente lo scanner per i negativi (che magari potrei infilare in un qualche contenitore adattato per tenerlo il più possibile al riparo dalla polvere) e la master keyboard (visto che non mi dispiacerebbe poter rimettermi a fare un po' di musica). Dubito che comprerò una stampante visto che al limite posso sempre farmi stampare dal lavoro se ho qualche urgenza. Altro non mi viene in mente ora, ah si l'hd esterno. Tutto finirà sulla scrivania immensa che ho intenzione di fare e vorrei avere anche sempre un bel po' di spazio libero per poterlo usare per sviluppare le pellicole senza dover spostare niente del pc. Sicuramente il portatile e la sua borsa verranno con me. Qualche confezione di CD e DVD vuoti.
  • Cassetta degli attrezzi: Quella mia personale (no comment) non è tanto grande, e contiene un po' di cacciaviti, vite varie per il pc, forse un seghetto, una tronchese e delle pinze. Cmq dovrò comprare e rinnovarla un po'. Questa sicuramente finirà nel piccolo armadio a muro all'ingresso di casa, in modo da averla sempre a portata di mano.
  • Televisore, console, musica e roba elettronica per l'intrattenimento: Ho un vecchio televisore a tubo catodico che poterò con me, è un po' ingombrante ed in fondo neanche troppo più grande del monitor, ma vorrei distinguere chiaramente il pc da un qualcosa che invece vorrei usare per rilassarmi e cazzeggiare. Non mi occorre l'antenna, ci attaccherò semplicemente il pc per vedere i film in dvd e divx, il Wii (e la wiiboard quando avrò il coraggio ed i soldi per comprarla) e forse la Dreamcast. Ho un bel pò di giochi e film e mi servirà sicuramente un po' di spazio per metterli. In più come detto prima forse si aggiungeranno una coppia di piccoli monitor ed il t-amp e sarebbe stupido non sfruttarli oltre che per sentire decentemente la musica, per sostituire anche gli altoparlanti inutili del televisore. Per la musica sicuramente porterò un bel po' di cd e portacd con me e cmq là finiranno anche i cd e dvd che masterizzerò per backup vari o con i software di emergenza. In più uno spazio a dove infilare lettore mp3, nintendo ds, il minidisc ed un po' di cavetteria audio/video e rispettivi alimentatori lo dovrò trovare. E mi sà che servirà più di quanto immagino ora.
  • Libri, fumetti e riviste: Ne ho una marea ed ho intenzione di portarmene tanti a casa nuova. Forse sono la cosa più ingombrante in generale che poterò con me. Cmq ad occhio si dividono in queste categorie in ordine di ingombro:
  1. Romanzi e libri in formato piccolo di letteratura.
  2. Volumi brossurati e cartonati a fumetti (diciamo tutta la roba in formato graphic novel) e qualche manga di cui non posso fare a meno.
  3. Libri tecnici informatici e di grafica
  4. Libri Fotografici e Manuali
  5. Giochi di ruolo e appunti vari.
  6. Riviste varie. Di quelle che ho a casa non ho intenzione di portarmi niente, ma probabilmente ne comprerò inevitabilmente qualcuna. Non penso che occuperanno troppo spazio, ma cmq dovrò pensare a dove finiranno.
  • Attrezzatura fotografica: eh anche qua sarà un bel po' di roba.
  1. Corpi macchina e lenti: Intanto ho 2 zaini fotografici (uno piccolo ed uno grande) che da soli possono contenere tre corpi macchina e tutte le ottiche e il materiale di manutenzione delle macchine fotografiche (liquidi per pulire le lenti, batterie, pannetti antistatici, filtri e sta robetta qua). Dovrò sapere dove metterli.
  2. In più ci sono tutte le pellicole (e ne ho una 30ina almeno nell'armadio ed un'altra decina da sviluppare.
  3. Roba per sviluppo: questa occupa un po' e vorrei tenerla al chiuso. Non è tossica, ma svampa un po'. Cmq la roba ad occhio e croce sarà: il tank, la changing bag, i cilindri graduati, forbici, apri bottiglia termometro(che devo ricomprare) e oggettini vari, tutte le bottiglie con i liquidi e i reagenti che ad occhio e croce ingombrano per una decina di litri. In più da calcolare un catino, il depuratore dell'acqua che attaccherò alla doccia quando prenderò l'acqua, i fogli di giornale, e due taniche da 5 litri (visto che non avrò il bagno a disposizione per fare queste cose, ed una la userò per l'acqua pulita e l'altra per le acque scure (ovvero per buttare i liquidi esauriti e i bagni di lavaggio). In più imbuti di varie dimensioni. In più una bomboletta per l'aria compressa.
  4. La macchina fotografica digitale che sarà utile per avere qualcosa in tempo reale per questo blog (perchè se aspetto di sviluppare le foto rischio di essermi già trasferito in ospizio).
  5. Le prove di stampa, i portfoli fotografici (anche se non ho la più pallida idea di quanto ingombreranno) e le stampe che ho esposto e le varie cornici.
  • La roba del lavoro e contabilità personale: Fogli, volantini, brochure, biglietti da visita, rubrica e agenda.
  • Le ultime cazzate che mi vengono in mente: La roba di giocoleria (diablo, clavette, bastone del diavolo se lo recupero, cmq al max lo ricompro), e i vari mazzi di carte per i giochi di prestigio che ho iniziato a fare. Tutta la carta che ci si riporta a casa quando si torna da qualche parte (biglietti di concerti, volantini e cose del genere). Gli occhiali e occhiali da sole. Alimentatori vari per cellulari, caricabatterie. Penne, pennarelli, colori, righe, nastri adesivi, posacenere, un cestino, quaderni e fogli. Il narghilè forse, così lo uso finalmente. Qualche candela profumata, porta candele e cosette del genere.

  • Le stronzate affettive di cui sicuramente non potrò fare a meno.
Altro non mi sovviene.

ps. Se siete così scemi da aver letto tutto e avete notato che manchi qualcosa aiutatemi pliz.

25.9.08

Nembrotha kubaryana



TAURUS (April 20-May 20):

A recent National Geographic article reported on nudibranches: colorful, oddly shaped slugs that live in the sea. The members of a typical species, Nembrotha kubaryana, are whimsical blobs of neon green swirled with orange and purple. The slugs are "blind to their own beauty," however, because their eyes can only register the difference between light and dark. The "blind to their own beauty" thing reminds me of you, Taurus -- especially these days. Would you do me a favor and acknowledge your own charms more aggressively?


Cmq, detto tra me e voi, Brezsny non sta affatto bene (e mi sà neanche io).

23.9.08

E' Qui che sarà


Ps. Il bicchiere rappresenta banalmente San Lorenzo, anche se sarebbe stato più adeguato un boccale di birra.

Pps. Ho appena notato che le foto satellitari di googlemaps sono strapiene di watermark. E' assurdo che si notino anche ad occhio nudo (oddio io c'ho fatto caso per sbaglio, ma si vedono).

I stay Away

Tra una settimana farò finalmente il grande passo, andarmene via di casa, ed ho deciso di accompagnare l'evento con la creazione di questo blog, che ha l'intenzione di diventare, col tempo, sia un diario che una sorta di virtualizzazione della mia nuova casa e dei cambiamenti che questa porterà nella mia vita e tutte quelle cose là. Probabilmente rispetto a "La voce del fuoco" (il mio blog di recensioni musicali e non) qua inevitabilmente finirò per parlare un po' di più dei cazzi miei. Poco male, almeno magari riuscirò a separare meglio le due cose. O forse no.

Come ultima cosa trovo io stesso curioso l'aver scelto questo nome, praticamente di getto. Sarà che in questo periodo sto riascoltando tanto Jar of Flies un EP che, per l'appunto, mi ha sempre fatto risentire a casa durante il suo ascolto. Sarà che rende bene l'idea del "me ne sto per i cazzi miei". Sarà che il video è in bianco e nero. E non poteva essere nient'altro che così.