21.12.08

Farewell



Dall'ultima volta che ho scritto sono passati venti giorni, venti giorni di dicembre per la precisione. Venti giorni in cui ho visto il mare, palermo e l'Aida al teatro Massimo. Venti giorni in cui ho visto la mia città allagarsi. Venti giorni in cui ho metabolizzato magari non un cuore intero infranto (il mio), ma almeno un pezzetto. Venti giorni in cui ho maturato l'idea di rendere i restanti giorni di questo fine duemilaotto qualcosa di cui essere contento. Qualcosa che mi lasci di questo anno un buon sapore in bocca. Non è adesso che voglio fare il punto della situazione, ci sarà tempo, ma già sono contento. Contento di ritrovarmi migliore di quello che pensavo e meglio di come pensavo di essere. Oggi ho anche incontrato dei ragazzi che regalavano abbracci. E' dall e proiezioni del concerto dei Port-Royal che ci pensavo. E' stato bello.

Oggi Camilla ha trovato una nuova famiglia. All'idea qualche giorno fa avrei fatto i salti di gioia, oggi non ne sono più stato tanto sicuro. E' stato duro vedere Paolo accusare il distacco, soprattutto perchè io avessi un rapporto di amore e odio con quell'animale comunque era uno...una della famiglia. Però sono contento per lei, qui non stava bene e non riusciva a farci stare bene o almeno non bene quanti problemi ci causava. Con tutto che Paolo era tristissimo è stato bello come dopo ci siamo riuniti tra di noi, in cucina, a mangiare arance e a cercare una cosa positiva in tutto questo. A Camilla che se ne va e farà felice i due bambini che l'hanno adottata e che erano ancora tristi per la morte del loro cane il mese scorso. Il fare assieme il punto della situazione di questo anno e rendersi conto che è stato un bell'anno. Abbiamo pure trovato il lato positivo di questa Crisi che sta investendo questo Paese... questa città... Era tanto che non riuscivo a farlo, il lato positivo nella merda, nel dolore magari... e devo ringraziare Paolo, una sorta di fratello maggiore acquisito.

Beh... mi addormenterò pensando all'odore acre di Camilla che giorno dopo giorno, lavaggio dopo se ne andrà. Non troveremo più peli in giro e al tintennare di metallo ripenserò al rumore della sua medaglietta che si muoveva per casa, medaglietta che Paolo si è messo in tasca prima di rimetterle il collare, prima di attaccare il guinzaglio e prima di passarlo in maniera intimamente solenne al piccolo Leonardo... con un gesto che mi è sembrato infinito e che forse, in quella situazione, solo io, oltre a Paolo, ho capito. Non me lo dimenticherò mai probabilmente.

Buona notte Camilla... salutami il mare di Nettuno.

2 commenti:

lapitzi ha detto...

uh. :(
un saluto a camilla.

e il lato positivo della crisi qual è?

Anonimo ha detto...

...il lato positivo sono sale e pepe che si abbracciano..dove li ho già visti? :D...
Runya